Visma|Lease a Bike, Wout van Aert: “Ritrovare le motivazioni dopo la caduta alla Vuelta è stata dura – Sogno sempre Fiandre e Roubaix”
Wout van Aert è pronto per tornare a gareggiare. Il campione belga non affronta una competizione dal 3 settembre scorso, quando un incidente di gara lo costrinse a ritirarsi dalla Vuelta a España 2024. In quel frangente, il portacolori della Visma|Lease a Bike riportò anche un infortunio al ginocchio che lo ha costretto a un periodo di inattività e a un lungo percorso di recupero fisico. Ora quel percorso è completato e Van Aert potrà gettarsi nella mischia del ciclocross: lui e la squadra hanno infatti definito un programma di sei competizioni e la prima di queste è fissata per lunedì 23 dicembre, a Mol.
Il belga è tornato a parlare del suo 2024, stagione in cui ha ottenuto quattro vittorie (di cui tre tappe alla Vuelta, prima di ritirarsi) e durante la quale ha vissuto diversi momenti di sconforto. Prima dell’incidente in Spagna, c’era stata infatti la caduta alla Dwars door Vlaanderen 2024, che lo aveva di fatto messo fuori gioco per le Classiche di Primavera più importanti del calendario: “Comunque, ho portato a casa anche una medaglia dalla cronometro dei Giochi di Parigi 2024 – le parole di Van Aert in un’intervista concessa ai canali tematici di Red Bull, che è sponsor personale del corridore – Così, ora ho due medaglie olimpiche, visto l’argento che ho conquistato a Tokyo 2021. Era un obiettivo della mia carriera”.
Carriera per la quale Van Aert, 30 anni da qualche settimana, ha ancora sogni: “Per me il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix rimangono gli obiettivi principali da inseguire – il pensiero del campione belga, che finora non è andato oltre il secondo posto, sia alla Ronde (nel 2020) che nell’Inferno del Nord, nell’edizione 2022 – Quando ci penso, voglio semplicemente riuscire a fare il massimo per coronare questi obiettivi”.
Van Aert torna con la memoria alla caduta patita alla Vuelta: “È stata dura riuscire a ritrovare le motivazioni giuste dopo quell’incidente. Mi ha aiutato molto prendermi del tempo e passarlo con la mia famiglia. Non avendo corso per un po’ di settimane, la voglia è tornata naturalmente e ho ripreso a lavorare duramente. Il ciclocross? Per me è una tradizione buttarmi in quella mischia in inverno. È la mia seconda natura, ma è anche il mio primo amore, da cui torno sempre“.
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